GAL “Terre Vibonesi”, tanti risultati per il territorio in poco tempo
Chiamato ad operare in una realtà dalle innumerevoli risorse e potenzialità il GAL “Terre Vibonesi” è riuscito in pochi anni a produrre straordinari risultati, con importanti ricadute sul tessuto economico e produttivo del territorio di riferimento, corrispondente alla provincia di Vibo Valentia, prevalentemente a vocazione agricola e turistica. Piccoli borghi che, dalla costa alla montagna, rappresentano veri e propri scrigni di inestimabili tesori a livello enogastronomico, culinario, ambientale, naturalistico ed in termini di secolari tradizioni culturali, artigiane e religiose.
Compito del GAL è valorizzare ognuna di queste ricchezze, collaborando con gli altri attori socio economici e con gli amministratori, mettendo in campo iniziative di promozione e sviluppo e stimolando il tessuto imprenditoriale esistente, o potenziale, mediante le risorse del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020. Su tale linea in questi anni abbiamo dato vita ad ogni tipo di iniziativa utile a potenziare il turismo costiero e montano, attraverso formule esperienziali diverse da quelle tradizionali, accrescere la consapevolezza e la diffusione rispetto ad eccellenze enogastronomiche come la ‘nduja di Spilinga, il pecorino del Poro e la cipolla di Tropea, sostenere valide idee imprenditoriali per un territorio che ha bisogno di stimoli per la propria vitalità economica.
Questo ci ha consentito finora di immettere nel tessuto economico e produttivo risorse per un ammontare di 4,6 milioni di euro, destinati a imprenditori, in forma singola o associata, ed anche alle amministrazioni comunali, alle quali abbiamo sostenuto progetti utili a migliorare la vivibilità di chi ha deciso di restare e delle categorie più deboli. Sette, più una attualmente pubblicata in pre informazione, e riservata alle filiere delle “Terre Vibonesi”, le misure sinora bandite, il cui oggetto è scaturito direttamente dall’ascolto del territorio. Una missione che ci ha visti impegnati, e lo farà ancora per il futuro, a rendere le “terre Vibonesi ancor più floride e ridenti.